Direzionale dozzinale blog di tubature

mercoledì, giugno 22, 2005

Milano: una notte bianca e 3 segni


ah...la notte bianca di Milano? Mi chiedi di cosa sa?
ma sa di mojito e zucchero filato, noccioline e birrette, Gigidalessio e boysband, negozi aperti e commercianti insolenti, guardie e ladri, migranti e leghisti, traffico e voglia di evento chesitrasforma in voglia di estate, musei aperti e gente a piedi. fa caldo tanto caldo, penso tra me - ah la citta' si sara' svuotata...- e ancora - eh i milanesi stanno gi� tutti al mare-. Invece sono tutti qui (altro che referendum, purtroppo). la citta' è intasata, gli autobus pieni all'inverosimile, i "panificatori" presi d'assalto... insomma un simpatico "macello".
La serata è iniziata con la calorosa visita di amici genovesi (a ruota di MILANLESEMPMILAN), classico aperitivo casalingo, un po di vino e un po di cose, e poi via. Nel traffico. Tra auto cabriolet e gioielli della tecnologia (lcd al posto dello specchieto retrovisore, vari tom tom e associati) facce abbronzate, canzoni demode sputate da stereo a tutto volume, ci dirigiamo verso il centro della festa, piazza duomo e zona castello. i negozi sono aperti ma non tutti. Segno questo dell'ostruzionismo dei commercianti (si lamentano si lamentano e quando devono rimanere aperti ...). Sono oramai le 23.30 ecco i segni (piovuti dal cielo o chissadadove ma presenti e vivi)
1. In Via palazzo reale davanti al "settebello" grande trenino dell'italia di ieri che viaggiava veloce, oggi simbolo statico di una mostra sul design di quegli anni, tra carabineros e polizia, vigili e controvigili, la prima visione....
una donna con un piccolo tavolino con su delle guantierine con pizzette arancini e cannoli alla siciliana....un miraggio nel grigiore dei fastfood milanesi...accompagnata da due bambine paffutelle (tutto l'olio del mondo)che tra una voce (pizzette calde) e una telefonata (presumo alla nonna che attendeva dietro i fornelli di chissa quale cucina l'ordine di friggere ancora) facevano da palo all'attivit� improvvisata della loro mamma.
una scena calda,vera, genuina, molto siciliana,molto africa, molto nostra, inusuale per le abitudini e i modi di essere di una citt� del nord in bilico tra ordine e repressione.
2. Zona Brera. zona di maghi e cartomanti, zona di bar giamaica e happy hour, angoletti molto romantici e odori di LUSH. Il nostro capitano genovese stremato oramai dalla stanchezza e dalla sete ci ha condotto in un localino su Via fiorichiari. Si sentiva musica dal vivo. effettivamente un gruppo brasiliano al completo faceva danzare il poco pubblico presente.
dopo aver ordinato le nostre consumazioni ci siamo resi conto che il locale era gestito dalla chiesa evangelica internazionale (che ha tanti proseliti in Brasil), che la musica diventava sempre piu di "ringraziamento", un gran GESU scritto sulla parete dietro la band....
non mi era mai capitato di frequentare locali con un evidente propensione religiosa...ricercando sempre luoghi di perdizione o simili.....
c'è sempre una prima volta o no?
3. il terzo segno è un personaggio incrociato in macchina gelatinato baffoso (uno di quei personaggi di contorno nei film di Badspensereterensill) con palmare sul cruscotto e iva zanicchi d'annata a tutto volume.
OTTIMO E ABBONDANTE

a tarda notte siamo ritornati nel silenzio e nella tranquillita' di Paderno (è il caso di dire pataterno dugnano) dove i genovesi stremati si sono arresi al mio divano mentre io preparavo un paio di caffe . un po di balcone nell'aria fresca della notte, un po di cose e via....