IISDdC
Itaiia…Isola socialdemocratica del cazzo.
La delinquenza non esiste. I “parassiti della pubblcità
progresso…e chi l’ha mai visti. I terroni, i neri, gli zingari uguale.
Roma ladrona gli escamotage per il profitto, le
questioni morali,
la lotta all’evazione, a cormayeaur, a napule, in sicilia.
Come se la guardia di finanza dalla sua fondazione fino a
ieri non avesse fatto un cazzo. Ed i beni della mafia..tranne chillu pazz e don
ciotti, facciamoli tornare alla mafia.
Mica siamo in crisi noi. La questione meridionale..una
stronzata. L’onesta, l’etica pure.
La liberalizzazione degli orari, la schiavitu, l’art 18, le
famiglie…
La chiesa e la droga. La noia. Tedio. Morte. il kemban dei
numeri ed il just in time della vita
(servi, bene….non servi, te puo accirer).
Un supermercato, un immobiliare, un altro
supermercato..un comprooro, un'altra immobiliare, un centro commerciale, una
banca , un'altra banca.
Hai visto quest’isola cosa è diventata.
Una marea di cacca distribuita in modo tale e cosi
bene che dopo anche l’odore di merda manco ti da fastidio.
Bisogna fare di piu , lavorare di piu,soffrire di piu
sacrificarsi di piu, avere meno vizi, non mangiare, non pisciare troppo perché
il capetto arriva e ti cazzea e dopo 3 richiami sei libero di fartela sotto, ma
fuori di qui
E che cazzo ti lamenti. Non puoi giocare piu con tuoi
figlio con la balsa e gli aquiloni. Ma che cazzo ti lamenti. Ci stanno i nonni.
Ah…non li hai i nonni…..fottiti sono cazzi tuoi
Un ingrosso cinese, una multisala, un supermercato, un
bancomat, un comproro, un immobiliare, un negozio buffetti, un immobiliare,
hai visto sto paese….
Stu jammone ma rutt o cazz. I contentini mi hanno rutt o
cazz.
La crisi si combatte rivalutando il lavoro non con incentivi
all’entrata e all’uscita. Ma incentivando quello che cè nel mezzo…il lavoro.
Lavorare tutti per lavorare meno. Ampliando la gamma degli
ammortizzatori sociali che possano effettivamente tenere se prendi un fosso. Se
succede qualcosa. Facilitando con la mediazione sociale e culturale l’adozione
di enormi air bag che possano tenerci indenni. Azioni preventive e
protettive invece di continuare a buttare la polvere sotto il tappeto che è
oramai diventato una discarica.
La crisi si combatte riportando il lavoro lontano dai
mercati finanziari. Le bolle speculative.
Riportando il lavoro nelle fabbriche, negli uffici di
progettazione del futuro ( bisognerebbe inventarli).
E se non vendiamo piu macchine riconvertiamo la produzione.
Non immaginiamo nemmeno quante cose possiamo fare utilizzando le stesse linee
di montaggio.
E parlavamo di rivoluzione venti anni fa. Non ci siamo resi
conto che la rivoluzione l’hanno fatto altri e noi ce la siamo pure portata in
casa senza saperlo.
E cosi rassicurante l’idea di una rivoluzione stile ikea.
Una banca, dieci banche, cento banche , ma che banche,
che palazzi, che design, che mostre, un comproro, un immobiliare.
Un territorio che cambia
Credo nel lavoro. nella sua forza, nelle sue qualità, nella
sua etica perfetta e purificatrice (“ chi non lavora non fa l’amore…”)
Credo nel rispetto, credo nella forza dell’atto.
Credo nella condivisione del lavoro. credo nei ruoli.
Ma credo soprattutto nei tempi del lavoro.
Rispettosi della vita. E delle persone.
Affinchè questo primo maggio non diventi uno scontrino,
un'altra inutile transazione di questo enorme letamaio.
Un artigiano, un parco giochi, un centro sociale, una
biblioteca, un associazione, un posto dove stare, un posto per cui lottare.
Sperando nell’arrivo di un diluvio universale
…..Peace
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