Concernant une nouvelle année
in questa strana vigilia di fine d'anno permettetemi una serie di considerazioni.
il mio pensiero va alla città delle mie roots. Tra cumuli di virus e monnezza, pericolose derive ostruzionistiche di isolazionismo, immobilismo e il solito dilagare di menefreghismo ho saggiato ancora una volta il calore di questa umana, lavica, incandescente gente e delle sue manifestazioni piu bieche, piu virtuose, piu rumorose, piu intimistiche. Non ho mai creduto agli astrologi ne tanto meno ai politici; non amo i salotti intelletuali ne le tavole rotonde che si pongono come obiettivo la risoluzione di atavici problemi. Credo invece in un magma di voci o meglio credo in quel rumore umano che spero non diventi mai rumore bianco.
Il mio pensiero va alle famiglie di quei poveri cristi che la mattina vanno a lavorare e magari la sera non tornano dai propri figli finendo in un solito, misero, trafiletto di cronaca che non rende onore al sudore umano e lede la dignità.
Il mio pensiero va ad una amica ed il suo male di vivere che è poi il male di vivere di una generazione...quella che qualcuno direbbe generazione "saltata"(aggiungerei
in padella) ...il male di vivere adesso in questo tempo sbandato e permettetemi sempre il citazionismo).
Il mio pensiero va a quei genitori che non si sono ritrovati in queste feste un ciato in casa.. per i tanti incidenti stradali, le tragiche fatalità, le incomprensioni, le tragedie, i rapimenti, i risentimenti, 'e sparatorie, le ingenuità di un ignoranza diffusa.
Il mio pensiero va alla mia compagna. Sperando per lei e per noi un futuro piu natural.
Il mio pensiero va ai miei fratelli, di sangue e non, che arrancano, si sbattono, corrono, piangono, si esaltano, si domandano e cercano risposte, volano e cadono, proprio come Cassel, quell'angelo magro e scavato in quel film di un famoso regista tedesco.
Il mio pensiero va all'europa, come luogo aperto ...ma veramente.......no pe pazziare.....
il mio pensiero si immerge e si bagna nel nostro mare, il mediterraneo, nel quale ripongo le mie speranze di mozzo e navigatore di mari inusuali, e di ascoltatore assiduo di quelle strane storie strane che solo un humus millenario può offrirti....
Il mio pensiero va al PADREETERNO...si anche a lui...nei confronti del quale quest'anno mi pongo come Vicenzo De Pretore....muort acciso.
non faccio propositi quindi ma nutro speranze...muoio dentro adesso un po, per rinascere come un araba fenice con le energie giuste per sollevarvi, assistervi, curarvi, ridere di Voi e con Voi, supportarvi, insultarvi, amarvi come sempre.
non faccio sogni ma auspico visioni...di quelle forti...senza necessariamente prendere dei trip....
non faccio bilanci...perchè il viaggio non è mai finito.....
...guardo dietro e guardo avanti per capire ..ed ho smesso di camminare sotto i muri come a na zoccola.
Come diceva il mio amico Vinicio,
il troppo è per poco, e non basta ancora ed è una volta sola.
Vi amo troppo e vi bacio in fronte
Roberto
messo in circolo da Direzionale alle 11:42 AM
