Direzionale dozzinale blog di tubature

mercoledì, maggio 02, 2012

IISDdC

Itaiia…Isola socialdemocratica del cazzo.
La delinquenza non esiste. I “parassiti della pubblcità progresso…e chi l’ha mai visti. I terroni, i neri, gli zingari uguale.
Roma ladrona  gli escamotage per il profitto, le questioni morali,
la lotta all’evazione, a cormayeaur, a napule, in sicilia.
Come se la guardia di finanza dalla sua fondazione fino a ieri non avesse fatto un cazzo. Ed i beni della mafia..tranne chillu pazz e don ciotti, facciamoli tornare alla mafia.
Mica siamo in crisi noi. La questione meridionale..una stronzata. L’onesta, l’etica pure.
La liberalizzazione degli orari, la schiavitu, l’art 18, le famiglie…
La chiesa e la droga. La noia. Tedio. Morte. il kemban dei numeri ed il just in time della vita
(servi, bene….non servi, te puo accirer).

Un supermercato, un immobiliare, un altro supermercato..un comprooro, un'altra immobiliare, un centro commerciale, una banca , un'altra banca.
Hai visto quest’isola cosa è diventata.

Una marea di cacca distribuita in modo tale  e cosi bene che dopo anche l’odore di merda manco ti da fastidio.

Bisogna fare di piu , lavorare di piu,soffrire di piu sacrificarsi di piu, avere meno vizi, non mangiare, non pisciare troppo perché il capetto arriva e ti cazzea e dopo 3 richiami sei libero di fartela sotto, ma fuori di qui
E che cazzo ti lamenti.  Non puoi giocare piu con tuoi figlio con la balsa e gli aquiloni. Ma che cazzo ti lamenti. Ci stanno i nonni.
Ah…non li hai i nonni…..fottiti sono cazzi tuoi

Un ingrosso cinese, una multisala, un supermercato, un bancomat, un comproro, un immobiliare, un negozio buffetti, un immobiliare,
hai visto sto paese….

Stu jammone ma rutt o cazz. I contentini mi hanno rutt o cazz.

La crisi si combatte rivalutando il lavoro non con incentivi all’entrata e all’uscita. Ma incentivando quello che cè nel mezzo…il lavoro.
Lavorare tutti per lavorare meno. Ampliando la gamma degli ammortizzatori sociali che possano effettivamente tenere se prendi un fosso. Se succede qualcosa. Facilitando con la mediazione sociale e culturale l’adozione di enormi air bag che possano tenerci indenni.  Azioni preventive e protettive invece di continuare a buttare la polvere sotto il tappeto che è oramai diventato una discarica.
La crisi si combatte riportando il lavoro lontano dai mercati finanziari. Le bolle speculative.
Riportando il lavoro nelle fabbriche, negli uffici di progettazione del futuro ( bisognerebbe inventarli).
E se non vendiamo piu macchine riconvertiamo la produzione. Non immaginiamo nemmeno quante cose possiamo fare utilizzando le stesse linee di montaggio.

E parlavamo di rivoluzione venti anni fa. Non ci siamo resi conto che la rivoluzione l’hanno fatto altri e noi ce la siamo pure portata in casa senza saperlo.
E cosi rassicurante l’idea di una rivoluzione stile ikea.

Una banca, dieci banche, cento banche , ma che banche, che palazzi, che design, che mostre, un comproro, un immobiliare.
Un territorio che cambia

Credo nel lavoro. nella sua forza, nelle sue qualità, nella sua etica perfetta e purificatrice (“ chi non lavora non fa l’amore…”)
Credo nel rispetto, credo nella forza dell’atto.
Credo nella condivisione del lavoro. credo nei ruoli.
Ma credo soprattutto nei tempi del lavoro.
Rispettosi della vita. E delle persone.
Affinchè questo primo maggio non diventi uno scontrino, un'altra inutile transazione di questo enorme letamaio.

Un artigiano, un parco giochi, un centro sociale, una biblioteca, un associazione, un posto dove stare, un posto per cui lottare.
Sperando nell’arrivo di un diluvio universale
…..Peace